mercoledì 7 aprile 2010

DAY TWO: RESISTERE AI DOLORI

Stavolta mettere le scarpe da corsa è stato facile, meno facile invece è stato muovere i primi passi. I dolori del giorno dopo il primo allenamento, come ho già detto prevedibili, sono un deterrente molto forte che ti invogliano a coricarti e ti fanno pensare di essere un pazzoide. Ma sono sensazioni già vissute. L'importante è convincersi a fare i primi minuti, e dire a se stessi che nel caso non sopporti la stanchezza ti fermi e torni a casa. Sarebbe un errore madornale, tornare a casa già al secondo giorno significa appendere le scarpe al chiodo. Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, i dolori anzichè sparire saranno peggiori. Dopo i primi passi però ci si rende conto che le gambe non fanno così tanta fatica a contrarre i muscoli. Anche se impercettibilmente, si nota che il fisico risponde un pelino meglio rispetto al giorno prima. Il fiato corto invece è lo stesso, ma per quello ci vuole tempo e pazienza. In questo momento l'unica cosa importante è rimettere in moto il fisico e perdere i (tanti, troppi) chili messi su in anni di ozio, la resistenza è una cosa da allenare in un secondo momento, quando il fisico è pronto e scattante. Non posso fare certo una previsione di quando questo succederà, sarà il mio fisico stesso a dirmelo. Per quanto riguarda gli esercizi degli addominali, è stato uno schock; non li ricordavo così faticosi, pensavo che 4 serie da venti fossero una passeggiata, ma già dopo la prima serie i muscoli hanno cominciato a bruciare. Ma ho stretto i denti: l'allenamento senza fatica non serve a nulla. Domani ci saranno dolori anche agli addominali.

Dati di oggi:

Obiettivo 1 - resistere ai dolori, rimettere le scarpe da corsa e ricominciare a correre: Fatto!
Obiettivo 2 - correre per 30' senza fermarmi a ritmo blando: Fatto
Obiettivo 3 - iniziare con esercizi per gli addominali, 4 serie da 20 piegamenti, con riposo di 1' tra una serie e l'altra: Fatto!

Obiettivi di domani:
Identici

Come ho detto, bisogna aver pazienza e non voler strafare.

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