sabato 25 settembre 2010

DAY 175: BORORE CORRE - 25'35"

7,8 km dichiarati, non so quanti siano effettivamente e neanche mi importa. 25'35" è quello che mi ricordo, in realtà non è che abbia neanche visto bene il tempo, troppo arrabbiato. Grazie mille a quanti hanno rovinato quella che doveva essere una giornata di sport. Stop.

7 commenti:

  1. Meno male che almeno alcuni l'hanno tirata, io ho provato a stare con il 2° e il 3° ma alla fine non c'è l'ho fatta ... però almeno mi son fatto una tirata! a domani.

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  2. Ciao, non so se ci conosciamo, ma concordo con te, se eri presente hai certamente notato che avevo un pettorale che mi era stato regolarmente consegnato, poi dopo una telefonata, tutto è cambiato. Chi aveva la responsabilità della gestine tecnica della gara non si è assunta la responsabilità di farla partire.
    Bastava fare cosi' per non rovinare "quella che doveva essere una giornata di sport".
    Siamo adulti e le responsabilità bisogna assumersele, come faccio io senza timori reverenziali verso nessuno. A proposto, sai la cosa piu' strana qual'e'? A Borore non mi volevano far correre, invece alla gara di domenica prossima mi hanno regolarmente iscritto... Mah!
    se ti va di leggerlo, ho scritto un commento in proposito:

    http://www.amatorinu.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2336:la-responsabilita&catid=49:altre-notizie&Itemid=579

    In bocca al lupo per la tua prossima maratona!!

    Massimo Zara

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  3. Massimo, no, non ci conosciamo. E non so neppure quale sia il motivo che ti mette in contrasto con la Fidal. E dopo quello che è successo ieri, scusami se te lo dico papale papale, non me ne importa nulla. So solo che finita la gara me ne sono andato incazzato come una bestia, e nientaltro.

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  4. Purtroppo, come tantissime altre circostanze della vita, quando una cosa non tocca la propria persona, ce ne freghiamo sempre.
    E' più semplice infatti dire "non me ne frega nulla" piuttosto che "come mai è accaduto tutto qiesto"?
    La solidarietà non è, evidentemente, il nostro forte, l'Italiano pensa solo a se stesso.

    A parole sarei felice di spiegarti una situazione che perdura da "decenni". Spero di poterlo fare a breve.

    Adiosu
    Francesco Taccori
    G.S. Runners cagliari

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  5. @ Francesco, no, non stanno così le cose, proprio per niente. Se sabato scorso si fossero rispettate le persone che hanno organizzato l'evento, svolgendo normalmente la gara, senza tirare in ballo le vecchie acredini con la fidal, i cui responsabili non sono nè i genitori del ragazzo al quale era dedicato l'evento rovinato, nè tantomeno i giudici di gara che sono dei semplici volontari che non hanno nulla a che vedere con le decisioni della federazione, e pretendere, come qualcuno ha chiesto, che si schierino, è quantomai ridicolo, se non fosse successo quello che è successo, insomma, sarei stato disposto ad ascoltare e decidere tutti insieme cosa fare per protestare con la fidal chiedendo che siano riparati i torti. Siccome c'è stata quella che considero una pagliacciata, con tanti commedianti tutti insieme d'accordo a sfanculizzare quanti si sono fatti un culo grande come una capanna per organizzare l'evento, di chi abbia ragione o torto non me ne frega più nulla e non voglio neanche sapere che cosa è successo, nè dieci anni fa nè l'altro giorno. Ma quello che mi ha fatto letteralmente incazzare sono stati gli insulti di un vecchietto che non ho capito bene a quale titolo mi diceva di vergognarmi per la mia decisione di non togliere il pettorale e di correre come se fosse una normalissima gara, nonostante dentro di me fossi molto arrabbiato e avessi pochissima voglia di correre decentemente. Posso dirti che per tutti gli 8 km non ho fatto altro che pensare tristemente a quanti avevano organizzato l'evento e si sono ritrovati per le mani una questione di beghe personali con cui non avevano nulla a che fare. La solidarietà è un sentimento che ognuno di noi sente in maniera diversa. Io l'ho voluta esprimere alla famiglia di quel ragazzo scomparso che condivideva con tutti noi una grande passione. Voi avete deciso diversamente, questioni di punti di vista. La differenza è che quando sono arrivato al traguardo e mi sono sentito piovere insulti, nessun atleta è venuto a esprimere solidarietà con me per quell'imbecille che continuava a urlarmi dietro. Ma la mia decisione di andar via una volta finita la gara non è stato l'insulto, bensì il mio animo di atleta amareggiato per la pagliacciata.

    Detto questo, te lo ripeto: di quello che c'è tra la Amatori Nuoro, Massimo Zara in primis, e la federazione con la quale sono tesserato non me ne sbatte nulla per i motivi di cui sopra. La prossima volta che succede una cosa del genere prenderò la stessa identica decisione, anche a costo di correre da solo e andarmene nuovamente subito dopo l'arrivo. Ci sarà però una differenza, e questa è una promessa, non una minaccia: se qualcuno si avvicinerà nuovamente a insultarmi starà lontano dalle gare per un bel pò di tempo.

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  6. Su questo non posso che darti ragione. la tua è stata una decisione personale e come tale andava rispettata.
    Con l'insulto non si ottiene nulla e non giustifico il comportamento della persona che lo ha fatto nei tuoi confonti.
    Per il resto siamo di parere diverso ma ciò non toglie che sia tu che io possiamo esprimerci liberamente.

    Francesco Taccori
    G.S. Runners cagliari

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  7. @ Francesco Taccori

    Naturale che si possiamo esprimere liberamente. Ma accusarmi di facile menefreghismo non mi sembra corretto, grazie.

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